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Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri
Codice Edizioni, 24/02/2012
Abstract: Le nuove tecnologie alla base della comunicazione digitale contemporanea ci fanno credere di essere meno isolati perché sempre connessi. Si tratta però dell'illusione di una reale intimità: i nostri profili online esistono in funzione del numero dei contatti, oggetti inanimati e intercambiabili che acuiscono il senso di solitudine. Allo stesso tempo si sta completando il ventaglio dei rapporti possibili con i robot, dall'ipotesi di affidar loro i propri figli a quella di farne dei veri e propri partner. Questo è il paradosso indagato da Sherry Turkle: mentre gli amici in rete sono in realtà presenze prive di sostanza, molti desiderano, talvolta disperatamente, attribuire emozioni umane ai robot. "Insieme ma soli" è una storia di dissociazione emotiva ma anche di speranza, perché anche dove la saturazione digitale è maggiore, molti, soprattutto fra i giovani, si interrogano su cosa sia davvero il rapporto umano, e chiedono un ritorno a forme più naturali di dialogo. Alla fine Facebook, il BlackBerry e l'iPhone ci spingono a ricordare chi siamo veramente: esseri umani con scopi umani.
Tirature 2012. Graphic novel. L'età adulta del fumetto
Il Saggiatore, 26/01/2012
Abstract: Nato per l'intrattenimento spensierato del lettore di giornali, accolto dall'entusiasmo del pubblico bambinesco e adolescenziale, lungo il Novecento il fumetto è maturato moltissimo. Oggi è in grado di animare opere di complessità e raffinatezza indiscutibili. La scelta di questo modo di raccontare visivamente fatti e figure drammatici di vita quotidiana costituisce ormai uno dei fenomeni più caratteristici dell'acculturazione globale. In Italia si è formata una schiera di giovani autori di qualità, che lavorano appoggiati a una rete di case editrici specializzate, con una presenza significativa nelle librerie.
Il Saggiatore, 26/07/2012
Abstract: Riscoprire il decorativo, una delle tendenze estetiche più riconoscibili del xx secolo. Amata dagli artisti simbolisti e Art Nouveau, bollata a lungo come superficiale e irrazionale, oggi la decorazione riemerge nelle esperienze di un'arte che, uscendo dai recinti disciplinari, deborda nel quotidiano e sempre più si identifica con il design.Giuliana Altea prende spunto dalle tesi di Jacques Soullilou per esaminare il decorativo come nodo teorico in cui si concentrano le tensioni della nostra cultura. Legato ideologicamente al popolare, al femminile, al primitivo – le tre "periferie" che circondano il soggetto legittimo maschiobianco-occidentale –, il decorativo prende forma in ambiti alti e bassi della produzione culturale, come l'arte d'avanguardia, l'arredamento d'interni, la moda, l'architettura, o in figure chiave della modernità come la Parisienne o la prostituta. È un fantasma nel suo accostarsi a identità altre, "perennemente in bilico tra autonomia ed eteronomia, tra singolarità e alterità, tra arte e vita".Utilizzando gli strumenti analitici dei cultural studies, Il fantasma del decorativo segue le vicende dell'ornamento e della decorazione dalla fine dell'Ottocento in avanti. Il periodo di piena accettazione con i pittori Nabis e l'Art Nouveau, fino alla Secessione viennese; la censura con l'avvento del Modernismo; la presenza sorprendente nell'opera delle avanguardie, soprattutto in Klee, Mondrian e Kandinskij; la posizione ambigua del Cubismo, esemplificata dall'"assunzione parodistica e connivente" dell'ornamento borghese da parte di Picasso nei suoi collage; l'intreccio simbolico con la figura femminile in Matisse. E ancora, nel secondo dopoguerra, la dimensione decorativa affiora come spinta all'espansione ambientale nelle opere di artisti quali Jackson Pollock e Lucio Fontana, mentre nel design – con Charles e Ray Eames in America e Gio Ponti in Italia – assume i tratti di un nuovo Modernismo, più caldo e carico di suggestioni emotive.Con l'avvento del postmoderno le periferie diventano centro, l'alterità si trasforma, il decorativo smette di essere opposto all'arte "avanzata". Dall'utopia ottocentesca della Gesamtkunstwerk si giunge a un presente in cui tutta l'arte è applicata e decorativa: applicata al museo e al sistema dell'arte, decorativa nel circuito del collezionismo.In attesa di scoprire il prossimo volto del fantasma.
minimum fax, 05/09/2012
Abstract: Sofia si veste sempre di nero è la nuova prova narrativa di Paolo Cognetti, autore di Manuale per ragazze di successo e Una cosa piccola che sta per esplodere. Nei suoi racconti, cesellati con la finezza di Carver e Salinger, ha saputo rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni, all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua scrittura precisa e intensa, che nasconde dietro l'apparente semplicità una straordinaria potenza emotiva, Cognetti ci regala il ritratto di un personaggio femminile indimenticabile: una donna torbida e inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada. Un libro avvincente in cui ciascun lettore troverà momenti di bellezza e di dolore, di ansia e di riscatto, che riconoscerà di aver vissuto anche sulla sua stessa pelle.
Il Saggiatore, 25/05/2012
Abstract: David Graeber, l'antropologo alle origini del movimento di Seattle e del movimento Occupy (suo lo slogan "Siamo il 99%"), rivoluziona la teoria sociale ed economica in un libro destinato a rimanere nel tempo.In uno stile colloquiale e diretto, attraverso l'indagine storica, antropologica, filosofica, teologica, Graeber ribalta la versione tradizionale sulle origini dei mercati. Mostra come l'istituzione del debito sia anteriore alla moneta e come da sempre sia oggetto di aspri conflitti sociali: in Mesopotamia i sovrani dovevano periodicamente rimediare con giubilei alla riduzione in schiavitù per debiti di ampie fasce della popolazione, pena la deflagrazione di tutta la società. Da allora, la nozione di debito si è estesa alla religione come cifra delle relazioni morali ("rimetti a noi i nostri debiti") e domina i rapporti umani, definendo libertà e asservimento.Mercati e moneta non sorgono automaticamente dal baratto, come sostengono gli economisti fin dai tempi di Adam Smith, ma vengono creati dagli stati, che tassano i sudditi per finanziare le guerre e pagare i soldati. In quest'ottica, il conio della moneta si diffonde per imporre la sovranità dello stato e assicurare il pagamento uniforme dei tributi. L'economia commerciale, basata sulla calcolabilità impersonale, eclissa così le economie umane, basate sulla reciprocità personale. Gli ultimi 5000 anni di storia hanno visto l'alternarsi di fasi di moneta aurea e moneta creditizia, fino al definitivo abbandono dell'oro come base del sistema monetario internazionale nel 1971.Graeber guarda agli sviluppi di Europa, Medio Oriente, India e Cina, e individua tre grandi cicli nella lunga storia del debito. L'Età assiale (dall'800 a.C. al 600 d.C.), in cui si impone il potere di conio degli imperi e le grandi religioni fanno la loro comparsa. Il Medioevo, dove l'economia viene demonizzata, in Europa come in Cina. L'età degli imperi capitalisti, delle grandi conquiste e del ritorno allo schiavismo, che vede il mondo inondato d'oro e d'argento.Graeber esplora infine la crisi attuale, nata dall'abuso di creazione di strumenti finanziari ilSaggiatore da parte delle grandi banche deregolamentate, e sostiene la superiorità morale di cittadini e stati indebitati rispetto a creditori corrotti e senza scrupoli che vogliono ridurre libertà e democrazia alla misura dello spread sui titoli pubblici.
Il Saggiatore, 10/10/2012
Abstract: "Ascolta. Sente. Inspira. Fiuta. Osserva. Vede… Ferrovie. Strade. Montagne di scorie. Miniere abbandonate… Chiude gli occhi. Ricorda. Apre gli occhi. Vede… Manganelli. Scudi. Cavalli. Cani. Polvere. Sangue… Vittoria."Gran Bretagna 1984. È l'anno dello sciopero dei minatori. Cinquantatré settimane che scandiscono l'ultima guerra civile inglese, l'ultimo epico atto della lotta di classe. Lo scontro frontale, violentissimo, tra il governo e i lavoratori inglesi diventa il simbolo di un'epoca e di un paese spaccato. A incarnare questa battaglia sono Terry Winters, l'uomo del sindacato che deve fare miracoli e assumersi ogni colpa, e l'Ebreo deciso a spezzare lo sciopero con ogni mezzo, manipolando i media e giocando sporco. Corrosivo e inquietante, GB84 racconta con una forza e una ricchezza ineguagliabili l'era thatcheriana, ricreando la brutalità e la passione che hanno cambiato il corso della storia britannica.
I trucchi della mente. Scienziati e illusionisti a confronto
Codice Edizioni, 31/05/2012
Abstract: Cosa spinge due neuroscienziati a confrontarsi con oggetti che svaniscono nel nulla, cucchiai che si piegano e donne segate a metà, e a presentare il proprio spettacolo di illusionismo davanti alla prestigiosa platea del Magic Castle di Hollywood? Nulla più della passione per il proprio lavoro, e la consapevolezza che le scienze della mente e la magia condividono l'interesse per il funzionamento del cervello, e soprattutto per la sua manipolazione. Sul palco, in effetti, gli illusionisti eseguono veri e propri esperimenti scientifici, talvolta più efficaci di quelli condotti in laboratorio. E quando capiremo come i prestigiatori "manovrano" il nostro cervello, sapremo anche come gli stessi trucchi cognitivi agiscono nelle campagne pubblicitarie, negli affari e nelle relazioni interpersonali. Mettetevi comodi, allora, perché "I trucchi della mente" è la storia del più grande spettacolo di magia al mondo: quello che avviene proprio ora nel vostro cervello.
La via della liberazione. Gli insegnamenti fondamentali del buddhismo tibetano
Il Saggiatore, 10/10/2012
Abstract: "Non leggete questo libro solo per ottenere nuove informazioni, ma usatelo per trasformare la vostra mente."Con le tre opere raccolte in questo volume il Dalai Lama illustra al lettore occidentale il pensiero buddhista. In La via della liberazione sono esposti e commentati con chiarezza gli insegnamenti fondamentali del buddhismo tibetano; con La mente e il cuore vengono trattati gli esercizi spirituali per risvegliare la propria mente e prepararla all'illuminazione. Infine, dal momento che per vivere un'esistenza piena e felice è necessario il raggiungimento di uno stato di pace totale, con l'ultimo scritto La gioia di vivere e morire in pace il lettore affronta il cammino per eliminare la sofferenza provocata dal continuo ciclo di morti e rinascite. Un libro che si propone come una guida accessibile non solo a chi segue già i precetti del buddhismo, ma a chiunque intenda accostarvisi con l'aiuto degli insegnamenti del suo maggiore rappresentante.
Occupy! Teoria e pratica del movimento contro l'oligarchia finanziaria
Il Saggiatore, 25/05/2012
Abstract: Li hanno scherniti e derisi. Li hanno picchiati e arrestati. Hanno distrutto le loro tende e i loro libri. Ma non hanno perso la determinazione, non hanno mollato. Una volta ancora hanno giurato fedeltà al movimento, consci di rappresentare la grande maggioranza colpita dalla crisi. Dal 17 settembre 2011, Occupy Wall Street si oppone alla speculazione fi nanziaria e alle disparità sociali emerse con la Grande recessione. In poche settimane, con base a Zuccotti Park, il movimento si autodisciplina, si organizza in gruppi di lavoro, comunica tramite Twitter e YouTube, si diffonde come un virus democratico da New York a Boston, da Oakland ad Atlanta, da Los Angeles a Seattle, con lo stesso impeto che ha mosso gli indignados in Europa e i giovani della Primavera araba. Fino a conquistare la copertina di protagonista dell'anno di Time. Assemblee, marce, raduni, accampamenti sono gli strumenti di lotta contro le grandi banche JPMorgan Chase, Goldman Sachs, Bank of America, Citigroup, Wells Fargo, accusate di avere allargato a dismisura la forbice tra ricchi e poveri. Occupy! raccoglie le voci di chi partecipa attivamente, di chi simpatizza, di chi guarda e passa, di chi cerca soltanto una tenda e un po' di cibo. Sono studenti, operai, giornalisti, disoccupati, bancari "fuoriusciti". E intellettuali di fama internazionale. Slavoj Žižek mette in luce le contraddizioni della sinistra americana e la necessità di un nuovo anticapitalismo attento al "bene comune"; Angela Davis invita a dare un senso positivo, di progresso, alla parola "occupazione"; Judith Butler mette l'accento sul valore del movimento come "alleanza di corpi", fonte di energia democratica; Rebecca Solnit raccomanda l'offensiva nonviolenta come unico strumento per costruire una società davvero civile. Tutti sono d'accordo su un punto. Siamo il 99%. E l'1% non può dettare le condizioni. L'1% non può mangiare tutta la torta. A New York il malessere diffuso si traduce in rito collettivo, esempio di partecipazione attiva e creativa in un paese che fa i conti con se stesso, con il principio per cui il denaro è il solo che può dare la libertà, con il trentennio liberista che ha portato il mondo intero sull'orlo del precipizio. Iniziato come raduno spontaneo dipoche centinaia di persone, Occupy Wall Street ha scosso l'America e ridefinito i termini del rapporto tra singolo e comunità. Oggi, dopo lo sgombero forzato del novembre 2011, è tornato a farsi sentire, per cercare altri spazi, altri bersagli da colpire. Il rischio è sempre quello di sem plificare, di farne una bravata da raccontare agli amici. L'occupazione è viva e deve continuare. Per capire se si tratta del sussulto di un attimo o della fine di un'epoca.
Rizzoli, 01/10/2012
Abstract: Tutto è iniziato con Eragon, tutto finisce con Inheritance. Sembrano appartenere a un'altra vita i giorni in cui Eragon era solo un ragazzo nella fattoria dello zio, e Saphira una pietra azzurra in una radura della foresta. Da allora, Cavaliere e dragonessa hanno festeggiato insperate vittorie nel Farthen Dûr, assistito ad antiche cerimonie a Ellesméra, pianto terribili perdite a Feinster. Una sola cosa è rimasta identica: il legame indissolubile che li unisce, e la speranza di deporre Galbatorix. Non sono gli unici a essere cambiati, però: Roran ha perso il villaggio in cui è cresciuto, ma in battaglia si è guadagnato rispetto e un soprannome, Fortemartello; Nasuada ha assunto il ruolo di un padre morto troppo presto, e porta sulle braccia i segni dell'autorità che ha saputo conquistare; il destino ha donato a Murtagh un drago, ma gli ha strappato la libertà. E ora, per la prima volta nella storia, umani, elfi, nani e Urgali marciano uniti verso Urû'baen, la fortezza del traditore Galbatorix. Nell'ultima, terribile battaglia che li attende rischiano di perdere ciò che hanno di più caro, ma poco importa: in gioco c'è una nuova Alagaësia, e l'occasione di lasciare in eredità al suo popolo un futuro in cui la tirannia del re nero sembrerà soltanto un orribile sogno.Fanno parte del Ciclo dell'Eredità:ERAGONELDESTBRISINGRINHERITANCELA FORCHETTA, LA STREGA E IL DRAGO
Le altre facce della storia. Dietro le quinte dei grandi eventi
BUR, 11/01/2012
Abstract: La storia può essere studiata e rappresentata come una sequenza di eventi dominati da ideologie rivoluzionarie, ambizioni nazionali, trasformazioni economiche, fervori religiosi e innovazioni tecnologiche. Ma quando ci si rivolge al passato con uno sguardo libero dai pregiudizi, esso ci appare prima di tutto come un orizzonte popolato di persone. Un teatro umano "di vizi e di virtù, di nobili aspirazioni e di bassi interessi" incarnati da chi, nelle epoche, vi ha recitato un ruolo da protagonista o da semplice comprimario. Sergio Romano ci guida dietro le quinte della storia ufficiale attraverso una serie di biografie essenziali ed evocative, una galleria di ritratti nati dal dialogo con i lettori della rubrica da lui curata sul "Corriere della Sera": cento personaggi, cento uomini e donne - da Gertrude Bell, che "inventò" l'Iraq, a Georg Elser, che arrivò a un passo dall'uccidere Hitler, da Gobineau, teorico del razzismo, a Fortunato Formiggini, editore geniale e irriverente - che si sono ritrovati, per scelte consapevoli o loro malgrado, al centro degli eventi che hanno segnato il nostro passato. A dimostrazione di come la "storia sia irrazionale, contraddittoria, spesso assurda e, in ultima analisi, terribilmente umana".
BUR, 11/01/2012
Abstract: Il matrimonio d'amore di Meg, il debutto di Jo in letteratura, il talento di Amy per il disegno, la dolcezza sempre più fragile di Beth: ricominciano le avventure delle quattro sorelle March.
Rizzoli, 11/01/2012
Abstract: Nel settembre del 2006 Randy Pausch è un brillante professore di informatica della Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Ha una moglie, tre bambini e ama il suo lavoro, i suoi colleghi, e i suoi studenti. È allora che i medici gli diagnosticano un cancro del pancreas in stadio ormai avanzato, e pochi mesi da vivere. Un anno dopo, il 18 settembre del 2007, Pausch mette a frutto quel tempo concesso e tiene la sua ultima lezione pubblica davanti a quattrocento persone, la Last Lecture, lasciando ad amici e colleghi il suo ultimo messaggio: "Realizzate i vostri sogni d'infanzia". In questo libro-diario, con coraggio e ironia, Pausch ripercorre le tappe della sua esistenza partendo dalla lista dei desideri di quando aveva otto anni, ricordando le sue esperienze e scelte e, parlando del destino (e dell'importanza) dei sogni, il suo discorso di congedo si trasforma nella testimonianza straordinaria di una vita resa unica dall'intensità con la quale è stata vissuta.
Rizzoli, 01/10/2012
Abstract: Quando Eragon trova una pietra blu nella foresta è convinto che gli sia toccata una grande fortuna: potrà venderla e sfamare la sua famiglia per tutto l'inverno. Ma la pietra in realtà è un uovo che, schiudendosi, rivela un contenuto straordinario: un cucciolo di drago. È così che Eragon scopre di essere destinato a raccogliere un'eredità antichissima. Forte di una spada magica e dei consigli di un vecchio cantastorie, dovrà cavarsela in un universo magico pieno d'insidie e dimostrare di essere il degno erede dei Cavalieri dei Draghi. Fanno parte del Ciclo dell'Eredità:ERAGONELDESTBRISINGRINHERITANCELA FORCHETTA, LA STREGA E IL DRAGO
Viaggio a Ixtlan. Le lezioni di don Juan
BUR, 25/01/2012
Abstract: Viaggio a Ixtlan è il capitolo finale della trilogia dedicata agli insegnamenti di don Juan Matus, l'indio yaqui che ha svelato a Castaneda i misteri della sua antica cultura. Un racconto illuminante, che ci permette di ripercorrere l'ultimo apprendistato dell'autore: il viaggio destinato a portarlo - attraverso lezioni, esercizi corporali e spirituali, prove, visioni - a percepire finalmente l'universo quale è, senza il filtro delle convenzioni. È giunto il momento di accostare, e fare proprio, un concetto fondamentale, che sta alla base del cammino verso una comprensione profonda dell'esistenza: la differenza tra il "guardare" quotidiano e il "vedere" del saggio. E, attraverso questo nuovo sguardo, padroneggiare la facoltà di "fermare il mondo", per interrompere il flusso di immagini nel quale scomponiamo il reale e giungere a un istante di totale lucidità. All'apice del lungo percorso intrapreso con coerenza da Castaneda, la via "occidentale" alla sapienza si incarna nella figura del "cacciatore": quell'uomo "senza abitudini, libero, fluido, imprevedibile" proposto come modello di vita a ciascuno di noi.
Rizzoli, 25/01/2012
Abstract: Ci sono molte cose che Luce non sa, del Paradiso, dell'Inferno, della Caduta e dell'inizio del mondo. Ma conosce Daniel, e la morsa inconfondibile della passione che prova per lui. Morirebbe per amor suo. E lo ha già fatto, milioni di volte nel corso di milioni di vite diverse, in una lunga catena di dolore e passione che la lega senza scampo all'angelo caduto. Ma se esistesse un modo per viaggiare nel tempo e spezzare una volta per tutte la maledizione?
BUR, 21/03/2012
Abstract: Agli albori della storia europea, tra V e VI secolo d.C., Thorn, un giovane dall'ambigua identità sessuale appartenente alla tribù dei Goti, parte per un lungo viaggio in Europa e in Asia. Alternando ai panni maschili quelli femminili, vivrà le esperienze più diverse e stupefacenti, e approderà infine alla corte di Teodorico. Autentico "predatore" di esperienze, privo di scrupoli e avido di avventure, Thorn brama la conquista e diviene l'emblema dell'uomo europeo delle origini, caratterizzato dal desiderio inestinguibile di sapere, di sperimentare, di dominare le circostanze.
BUR, 16/03/2012
Abstract: Verona, inizio secolo. Isolina Canuti, la giovane amante del tenente Trivulzio, rimane incinta; costretta ad abortire, muore durante l'intervento, e il suo corpo, fatto a pezzi, viene gettato nell'Adige.L'esercito viene coinvolto, le prove cancellate, i testimoni intimiditi, finché l'inchiesta si insabbia. L'esistenza di Isolina, ritenuta quasi incidentale dal padre stesso, che rinuncia a costituirsi parte civile nel processo, viene cancellata, rinnegata, oltraggiata.Ottant'anni dopo, una donna che invece conosce autonomia, libertà e successo torna a indagare e, dopo una paziente ricostruzione della vicenda, sui giornali del tempo e le carte processuali, affida alla scrittura il riscatto, morale e intellettuale, di una giovane vittima del pregiudizio e dell'ipocrisia maschile.
BUR, 19/03/2012
Abstract: 1940: l'Europa è piegata sotto la marcia inesorabile delle truppe del Terzo Reich. L'Intelligence americana affida al giovane agente Metcalfe un'importante missione di spionaggio internazionale, dalla quale dipendono i destini di molti Paesi.1991: la Russia di Gorbaciov è sconvolta dalla minaccia di un colpo di Stato e Stephen Metcalfe, ora ambasciatore americano, è l'unico che può convincere il capo del complotto moscovita a far rientrare l'esercito e scongiurare così il pericolo che incombe sul Cremlino.Un thriller fantapolitico che è anche un'inedita chiave di lettura degli eventi di mezzo secolo di storia.
BUR, 16/04/2012
Abstract: È un errore considerare la scrittura elegante e razionale di Jane Austen come una conversation piece. La Austen è una scrittrice politica. Però sotto le righe. La misura dei suoi dialoghi contiene una forza sovversiva: Emma è un romanzo sulla manipolazione degli altri, sul potere che ci vuole a sua immagine e somiglianza. Ma allo stesso tempo (e qui si vede la grande narratrice) è la storia di una donna sola, troppo intelligente per essere felice in una società senza aperture. Caterina Bonvicini