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Trovati 54926 documenti.

Sofia si veste sempre di nero
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Cognetti, Paolo

Sofia si veste sempre di nero

minimum fax, 05/09/2012

Abstract: Sofia si veste sempre di nero è la nuova prova narrativa di Paolo Cognetti, autore di Manuale per ragazze di successo e Una cosa piccola che sta per esplodere. Nei suoi racconti, cesellati con la finezza di Carver e Salinger, ha saputo rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni, all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua scrittura precisa e intensa, che nasconde dietro l'apparente semplicità una straordinaria potenza emotiva, Cognetti ci regala il ritratto di un personaggio femminile indimenticabile: una donna torbida e inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada. Un libro avvincente in cui ciascun lettore troverà momenti di bellezza e di dolore, di ansia e di riscatto, che riconoscerà di aver vissuto anche sulla sua stessa pelle.

Debito. I primi 5000 anni
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Graeber, David

Debito. I primi 5000 anni

Il Saggiatore, 25/05/2012

Abstract: David Graeber, l'antropologo alle origini del movimento di Seattle e del movimento Occupy (suo lo slogan "Siamo il 99%"), rivoluziona la teoria sociale ed economica in un libro destinato a rimanere nel tempo.In uno stile colloquiale e diretto, attraverso l'indagine storica, antropologica, filosofica, teologica, Graeber ribalta la versione tradizionale sulle origini dei mercati. Mostra come l'istituzione del debito sia anteriore alla moneta e come da sempre sia oggetto di aspri conflitti sociali: in Mesopotamia i sovrani dovevano periodicamente rimediare con giubilei alla riduzione in schiavitù per debiti di ampie fasce della popolazione, pena la deflagrazione di tutta la società. Da allora, la nozione di debito si è estesa alla religione come cifra delle relazioni morali ("rimetti a noi i nostri debiti") e domina i rapporti umani, definendo libertà e asservimento.Mercati e moneta non sorgono automaticamente dal baratto, come sostengono gli economisti fin dai tempi di Adam Smith, ma vengono creati dagli stati, che tassano i sudditi per finanziare le guerre e pagare i soldati. In quest'ottica, il conio della moneta si diffonde per imporre la sovranità dello stato e assicurare il pagamento uniforme dei tributi. L'economia commerciale, basata sulla calcolabilità impersonale, eclissa così le economie umane, basate sulla reciprocità personale. Gli ultimi 5000 anni di storia hanno visto l'alternarsi di fasi di moneta aurea e moneta creditizia, fino al definitivo abbandono dell'oro come base del sistema monetario internazionale nel 1971.Graeber guarda agli sviluppi di Europa, Medio Oriente, India e Cina, e individua tre grandi cicli nella lunga storia del debito. L'Età assiale (dall'800 a.C. al 600 d.C.), in cui si impone il potere di conio degli imperi e le grandi religioni fanno la loro comparsa. Il Medioevo, dove l'economia viene demonizzata, in Europa come in Cina. L'età degli imperi capitalisti, delle grandi conquiste e del ritorno allo schiavismo, che vede il mondo inondato d'oro e d'argento.Graeber esplora infine la crisi attuale, nata dall'abuso di creazione di strumenti finanziari ilSaggiatore da parte delle grandi banche deregolamentate, e sostiene la superiorità morale di cittadini e stati indebitati rispetto a creditori corrotti e senza scrupoli che vogliono ridurre libertà e democrazia alla misura dello spread sui titoli pubblici.

GB 84
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Peace, David

GB 84

Il Saggiatore, 10/10/2012

Abstract: "Ascolta. Sente. Inspira. Fiuta. Osserva. Vede… Ferrovie. Strade. Montagne di scorie. Miniere abbandonate… Chiude gli occhi. Ricorda. Apre gli occhi. Vede… Manganelli. Scudi. Cavalli. Cani. Polvere. Sangue… Vittoria."Gran Bretagna 1984. È l'anno dello sciopero dei minatori. Cinquantatré settimane che scandiscono l'ultima guerra civile inglese, l'ultimo epico atto della lotta di classe. Lo scontro frontale, violentissimo, tra il governo e i lavoratori inglesi diventa il simbolo di un'epoca e di un paese spaccato. A incarnare questa battaglia sono Terry Winters, l'uomo del sindacato che deve fare miracoli e assumersi ogni colpa, e l'Ebreo deciso a spezzare lo sciopero con ogni mezzo, manipolando i media e giocando sporco. Corrosivo e inquietante, GB84 racconta con una forza e una ricchezza ineguagliabili l'era thatcheriana, ricreando la brutalità e la passione che hanno cambiato il corso della storia britannica.

I trucchi della mente. Scienziati e illusionisti a confronto
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Macknik, Stephen - Martinez-Conde, Susana - Blakeslee, Sandra - d'Oulx B., Antonielli

I trucchi della mente. Scienziati e illusionisti a confronto

Codice Edizioni, 31/05/2012

Abstract: Cosa spinge due neuroscienziati a confrontarsi con oggetti che svaniscono nel nulla, cucchiai che si piegano e donne segate a metà, e a presentare il proprio spettacolo di illusionismo davanti alla prestigiosa platea del Magic Castle di Hollywood? Nulla più della passione per il proprio lavoro, e la consapevolezza che le scienze della mente e la magia condividono l'interesse per il funzionamento del cervello, e soprattutto per la sua manipolazione. Sul palco, in effetti, gli illusionisti eseguono veri e propri esperimenti scientifici, talvolta più efficaci di quelli condotti in laboratorio. E quando capiremo come i prestigiatori "manovrano" il nostro cervello, sapremo anche come gli stessi trucchi cognitivi agiscono nelle campagne pubblicitarie, negli affari e nelle relazioni interpersonali. Mettetevi comodi, allora, perché "I trucchi della mente" è la storia del più grande spettacolo di magia al mondo: quello che avviene proprio ora nel vostro cervello.

La via della liberazione. Gli insegnamenti fondamentali del buddhismo tibetano
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Dalai Lama

La via della liberazione. Gli insegnamenti fondamentali del buddhismo tibetano

Il Saggiatore, 10/10/2012

Abstract: "Non leggete questo libro solo per ottenere nuove informazioni, ma usatelo per trasformare la vostra mente."Con le tre opere raccolte in questo volume il Dalai Lama illustra al lettore occidentale il pensiero buddhista. In La via della liberazione sono esposti e commentati con chiarezza gli insegnamenti fondamentali del buddhismo tibetano; con La mente e il cuore vengono trattati gli esercizi spirituali per risvegliare la propria mente e prepararla all'illuminazione. Infine, dal momento che per vivere un'esistenza piena e felice è necessario il raggiungimento di uno stato di pace totale, con l'ultimo scritto La gioia di vivere e morire in pace il lettore affronta il cammino per eliminare la sofferenza provocata dal continuo ciclo di morti e rinascite. Un libro che si propone come una guida accessibile non solo a chi segue già i precetti del buddhismo, ma a chiunque intenda accostarvisi con l'aiuto degli insegnamenti del suo maggiore rappresentante.

Occupy! Teoria e pratica del movimento contro l'oligarchia finanziaria
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AA. VV.

Occupy! Teoria e pratica del movimento contro l'oligarchia finanziaria

Il Saggiatore, 25/05/2012

Abstract: Li hanno scherniti e derisi. Li hanno picchiati e arrestati. Hanno distrutto le loro tende e i loro libri. Ma non hanno perso la determinazione, non hanno mollato. Una volta ancora hanno giurato fedeltà al movimento, consci di rappresentare la grande maggioranza colpita dalla crisi. Dal 17 settembre 2011, Occupy Wall Street si oppone alla speculazione fi nanziaria e alle disparità sociali emerse con la Grande recessione. In poche settimane, con base a Zuccotti Park, il movimento si autodisciplina, si organizza in gruppi di lavoro, comunica tramite Twitter e YouTube, si diffonde come un virus democratico da New York a Boston, da Oakland ad Atlanta, da Los Angeles a Seattle, con lo stesso impeto che ha mosso gli indignados in Europa e i giovani della Primavera araba. Fino a conquistare la copertina di protagonista dell'anno di Time. Assemblee, marce, raduni, accampamenti sono gli strumenti di lotta contro le grandi banche JPMorgan Chase, Goldman Sachs, Bank of America, Citigroup, Wells Fargo, accusate di avere allargato a dismisura la forbice tra ricchi e poveri. Occupy! raccoglie le voci di chi partecipa attivamente, di chi simpatizza, di chi guarda e passa, di chi cerca soltanto una tenda e un po' di cibo. Sono studenti, operai, giornalisti, disoccupati, bancari "fuoriusciti". E intellettuali di fama internazionale. Slavoj Žižek mette in luce le contraddizioni della sinistra americana e la necessità di un nuovo anticapitalismo attento al "bene comune"; Angela Davis invita a dare un senso positivo, di progresso, alla parola "occupazione"; Judith Butler mette l'accento sul valore del movimento come "alleanza di corpi", fonte di energia democratica; Rebecca Solnit raccomanda l'offensiva nonviolenta come unico strumento per costruire una società davvero civile. Tutti sono d'accordo su un punto. Siamo il 99%. E l'1% non può dettare le condizioni. L'1% non può mangiare tutta la torta. A New York il malessere diffuso si traduce in rito collettivo, esempio di partecipazione attiva e creativa in un paese che fa i conti con se stesso, con il principio per cui il denaro è il solo che può dare la libertà, con il trentennio liberista che ha portato il mondo intero sull'orlo del precipizio. Iniziato come raduno spontaneo dipoche centinaia di persone, Occupy Wall Street ha scosso l'America e ridefinito i termini del rapporto tra singolo e comunità. Oggi, dopo lo sgombero forzato del novembre 2011, è tornato a farsi sentire, per cercare altri spazi, altri bersagli da colpire. Il rischio è sempre quello di sem plificare, di farne una bravata da raccontare agli amici. L'occupazione è viva e deve continuare. Per capire se si tratta del sussulto di un attimo o della fine di un'epoca.

Reinventare il fuoco. Soluzioni vincenti per il business della nuova era energetica
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Lovins, Amory B.

Reinventare il fuoco. Soluzioni vincenti per il business della nuova era energetica

Edizioni Ambiente, 15/01/2013

Abstract: Risultato delle esperienze accumulate in trent'anni di collaborazioni con governi, istituzioni e aziende di più di sessanta paesi, "Reinventare il fuoco" delinea un percorso che entro il 2050 potrebbe consentire a qualunque nazione industrializzata di affrancarsi dal petrolio, dal carbone e dal nucleare. Auto, camion, navi e aeroplani ultraleggeri e, quando possibile, elettrici o ibridi; edifici super efficienti e progettati con modalità innovative; cogenerazione di calore ed elettricità, cicli chiusi e biomimesi; reti intelligenti, apporti massicci di energia da fonti rinnovabili... Sono questi alcuni dei tasselli di "Reinventare il fuoco", che per ciascuno dei quattro settori oggetto dello studio, trasporti, edilizia, industria e produzione dell'elettricità, individua le tecnologie più innovative, suggerisce quali modifiche apportare alle politiche e definisce gli strumenti fiscali, economici e finanziari più adatti per accelerare la trasformazione verso una società libera dai combustibili fossili. Lovins non nasconde che le difficoltà sono enormi, ma ribadisce che le opportunità e i guadagni possibili sono pari, se non addirittura superiori. "Reinventare il fuoco" porterebbe infatti grandi benefici all'ambiente, all'economia, all'occupazione, alle persone e alla loro salute, senza contare le ricadute positive sulla stabilità geopolitica globale.

Perché le nazioni falliscono. Alle origini di potenza, prosperità, e povertà
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Acemoglu, Daron - Robinson, James A. - Allegra, Marco - Vegetti, Matteo

Perché le nazioni falliscono. Alle origini di potenza, prosperità, e povertà

Il Saggiatore, 07/03/2013

Abstract: Per la scienza sociale è la madre di tutte le domande: perché ci sono paesi che diventano ricchi e paesi che restano poveri? Per quale ragione nel mondo convivono prosperità e indigenza? Alcuni si soffermano sul clima e sulla geografia. Ma il caso del Botswana, che cresce a ritmi vertiginosi mentre paesi africani vicini, come Zimbabwe, Congo e Sierra Leone, subiscono miserie e violenze, smentisce questa interpretazione. Altri chiamano in causa la cultura. Ma allora come si spiegano le enormi differenze tra il Nord e il Sud della Corea? E che dire di Nogales, Arizona, che ha un reddito pro capite tre volte più alto di Nogales, Sonora, città gemella messicana? Le origini di prosperità e povertà risiedono nelle istituzioni politiche ed economiche che le nazioni si danno. Ce lo dimostrano Daron Acemoglu e James A. Robinson, accompagnandoci in un emozionante viaggio nella storia universale, di civiltà in civiltà, di rivoluzione in rivoluzione. Dall'Impero romano alla Venezia medievale, dagli inca e i maya, distrutti dal colonialismo spagnolo, al devastante impatto della tratta degli schiavi sull'Africa tribale, dalla Cina assolutista delle dinastie Ming e Qing al nuovo assolutismo di Mao Zedong, dall'Impero ottomano alle autocrazie mediorientali, le élite dominanti preferiscono difendere i propri privilegi ed estrarre risorse dalla società che avviare un percorso di benessere per tutti. La crescita economica sovverte lo status quo, e per questo è temuta e ostacolata da chi detiene il potere. Ma alcuni paesi sanno cogliere le opportunità della storia: la nascita di sistemi politici inclusivi e pluralisti diffonde la crescita economica a ogni latitudine. L'Inghilterra della rivoluzione industriale, la Francia rivoluzionaria e napoleonica, la nascita della democrazia negli Stati Uniti e, in tempi più recenti, il Brasile di Lula, dimostrano che si può prendere la strada dell'emancipazione politica e sociale. Nell'epoca in cui si assiste al tracollo di molti paesi e alla travolgente ascesa di altri, "Perché le nazioni falliscono" propone una teoria brillante, di rara profondità storica, che cambia il nostro modo di vedere il mondo. E, rifuggendo ogni conformismo, mette in discussione le certezze superficiali: siamo sicuri che la crescita della Cina sia inarrestabile?

Lisboa. Quello che il turista deve vedere
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Pessoa, Fernando - U., Serani

Lisboa. Quello che il turista deve vedere

Voland, 10/05/2013

Abstract: Una guida scritta da Pessoa nel 1925 e ancora sorprendentemente attuale. Un insolito percorso tra le bellezze e i misteri di Lisbona e gli enigmi sempre nuovi del poeta portoghese. Un libro appassionato eppure lontano da ogni retorica, che vuole mostrare al turista tutto il patrimonio culturale della capitale lusitana.

Il secondo sesso
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Beauvoir, Simone de

Il secondo sesso

Il Saggiatore, 03/07/2013

Abstract: Nel 1949 esce "Il secondo sesso" che fece, allo stesso tempo, successo e scandalo. Con veemenza da polemista di razza, de Beauvoir passa in rassegna i ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna e i relativi attributi. In questo saggio l'autrice si esprime in un linguaggio nuovo, parla di controllo delle nascite e di aborto, sfida i cultori del bel sesso con "le ovaie e la matrice". Affronta temi il tema della sessualità, il lesbismo, la prostituzione, l'educazione religiosa e la maternità, indicando alle donne la via per l'indipendenza e l'emancipazione. Provocando il pubblico conservatore, de Beauvoir cerca riconoscimento personale e solidarietà collettiva, e li avrà: l'opera, di respiro universale, è diventata una tra le fondamentali del Novecento. Prefazione di Julia Kristeva. Postfazione di Liliana Rampello.

Noi
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Zamjátin, Evgenij - Niero, Alessandro

Noi

Voland, 26/04/2016

Abstract: Scritto fra il 1920 e il 1922 il romanzo - considerato come il precursore del più noto 1984 orwelliano - è ambientato nel futuro e descrive un'organizzazione statale che individua nel libero arbitrio la causa dell'infelicità umana e pretende di controllare le vite dei cittadini attraverso un sistema di efficienza e precisione industriale. Una aperta denuncia della soppressione della libertà di pensare e di immaginare dell'essere umano e della conseguente sua riduzione a numero.

Antifragile. Prosperare nel disordine
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Taleb, Nassim Nicholas

Antifragile. Prosperare nel disordine

Il Saggiatore, 28/08/2013

Abstract: Questo libro offre una nuova visione del mondo. La prospettiva che cambierà le nostre idee sulla società e ispirerà le nostre scelte quotidiane. Ci aiuterà a comprendere come il nostro corpo si protegge dalle malattie e le specie viventi si evolvono, come la libertà d'impresa crea prosperità e il genio si trasforma in innovazione. Ci farà scoprire che se viviamo più a lungo non è la medicina che dobbiamo ringraziare, che meno dati sono disponibili e più un'analisi sarà accurata, e che il naufragio del Titanic ha salvato molte più persone di quante ne abbia fatte annegare. La chiave di tutto è l'antifragilità. Sappiamo che la nostra incapacità di comprendere a fondo i fenomeni umani e naturali ci espone al rischio degli eventi inaspettati. Ma l'incertezza non è solo una fonte di pericoli da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio dalla volatilità e dal disordine, persino dagli errori, ed essere quindi antifragili. Il robusto sopporta gli shock e rimane uguale a se stesso, l'antifragile li desidera, e se ne nutre per crescere e migliorare. Medicina, alimentazione, architettura, tecnologia, informazione, politica, economia, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei campi di applicazione pratica in cui Nassim Nicholas Taleb ci accompagna, con l'ironia e la verve polemica che lo hanno reso celebre. Nell'ottica dell'antifragilità, le città-stato funzionano meglio degli stati-nazione, la spontanea confusione dei suk è preferibile all'eleganza formale dei mercati regolati, le grandi corporation sono una minaccia per la società, tanto quanto i piccoli imprenditori ne rappresentano la forza. E per raggiungere un maggior benessere personale e collettivo non è necessario fare sempre di più: meno è meglio. Attingendo da uno sconfinato repertorio di episodi storici, fenomeni biologici e naturali, curiose esperienze personali, unendo la logica matematica alla scettica saggezza degli antichi e allo spirito pratico dell'uomo della strada, Taleb è riuscito nel tentativo di creare una guida eclettica, scanzonata e iconoclasta per orientarsi in un mondo dominato dal caos, il mondo del Cigno nero.

Verso Occidente l'Impero dirige il suo corso
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Wallace, David Foster - Testa, Martina

Verso Occidente l'Impero dirige il suo corso

minimum fax, 21/02/2019

Abstract: Questa è la storia di sei personaggi in viaggio verso un luogo dove forse non arriveranno mai; è la storia di una poetessa ambiziosa che compone versi fatti tutti di consonanti, di un Ronald McDonald che si fa le canne, di un grande pubblicitario che spaccia rose fritte, di un gigantesco contadino che fa l'autostop in mezzo ai campi dell'Illinois e di un giovane arciere che possiede una freccia incantata. È il ritratto brillante e desolato di un'epoca in cui convivono opulenza e spossatezza, economie di scala e ossessioni solipsistiche. È una critica serrata alle insidie della cultura mediatica e dell'arte pubblicitaria, e alle degenerazioni della letteratura postmoderna. È un tour de force linguistico di cui solo il talento di David Foster Wallace poteva essere capace. È un libro visionario, impegnato, surreale, complesso ed esilarante. È un libro come non ne avete mai letti.

Città ribelli. I movimenti urbani dalla Comune di Parigi a Occupy Wall Street
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Harvey, David

Città ribelli. I movimenti urbani dalla Comune di Parigi a Occupy Wall Street

Il Saggiatore, 13/11/2015

Abstract: Un secolo e mezzo prima che Occupy riempisse le strade e le piazze del mondo, la città moderna era già fucina di idee rivoluzionarie, e fu dallo spazio urbano che soffiarono i primi venti del cambiamento sociale e politico. Da sempre le città sono teatri che mettono in scena il pensiero utopico, ma anche centri di accumulazione capitalistica, e quindi spazi di conflitto contro quei pochi che, controllando l'accesso alle risorse comuni, determinano la qualità della vita di molti. L'urbanizzazione ha giocato un ruolo primario nell'assorbimento del surplus di capitale, alimentando processi di "distruzione creatrice" che hanno sottratto alle masse il diritto di costruire e ricostruire le proprie città. Questo conflitto latente è esploso periodicamente in grandi rivolte popolari, come nella Comune di Parigi del 1871, a seguito della riconfigurazione urbanistica voluta da Napoleone III e realizzata da Haussmann, quando i cittadini espropriati si sollevarono per imporre il governo rivoluzionario sulla capitale. O come nel 1968, con i grandi movimenti sociali urbani che agitarono Chicago e Berlino, Praga e Città del Messico, o ancora, nell'estate 2011, con i riots che hanno bruciato le periferie di Londra e con l'ondata di indignazione contro il potere finanziario che ha scosso America ed Europa. "Città ribelli", unendo rigore scientifico e passione politica, ripercorre la storia delle città come centri propulsori della lotta di classe e dei movimenti di riappropriazione dei diritti collettivi. Partendo dal saggio cruciale di Henri Lefebvre "Il diritto alla città", David Harvey esplora gli effetti delle politiche neoliberiste sulla vita urbana negli ultimi trent'anni; le modalità con cui la schiavitù del debito immobiliare ha paralizzato il ceto medio, le classi povere e le minoranze; il progressivo restringimento dello spazio pubblico per la cittadinanza a vantaggio delle cattedrali del business. Per approdare, infine, al quesito fondamentale: in che modo, in tempi di crisi, possiamo riorganizzare le città perché siano socialmente ed ecologicamente più giuste?

Guida pratica alla permacultura. Come coltivare giardini orti e frutteti
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Holzer, Sepp

Guida pratica alla permacultura. Come coltivare giardini orti e frutteti

Gruppo Editoriale Macro, 18/10/2013

Abstract: Che cos'è la Permacultura? Permacultura significa sostanzialmente praticare l'agricoltura seguendo il modello naturale, basato sui cicli naturali e gli ecosistemi: tutti gli elementi di questo sistema interagiscono fra di loro.Per praticare la permacultura è necessario seguire alcuni fondamentali principi:•Tutti gli elementi del sistema sono in interazione reciproca;•Multifunzionalità: ogni elemento adempie a diverse funzioni e ogni funzione viene svolta da svariati elementi;•Utilizzo energetico razionale ed efficiente sotto tutti gli aspetti, lavoro con energie rinnovabili;•Sfruttamento di risorse naturali;•Utilizzo intensivo di sistemi in piccoli spazi;•Sfruttamento e coinvolgimento di processi e cicli naturali;•Promozione e utilizzo di effetti margine (creazione di strutture dalla superficie poco estesa e altamente produttive);•Molteplicità invece di uniformità.Fra gli argomenti trattati:•Architettura del paesaggio: realizzazione e possibilità di organizzazione di un paesaggio in permacultura;•Coltivazione agricola alternativa: sovescio e allevamento alternativo;•Frutteti - Possibilità di utilizzo e progettazione;•Funghicoltura: Su legno – su paglia – coltivazione dei funghi di bosco – vantaggi per la salute;•Orti e giardini - L'orto di campagna e le particolarità degli orti urbani."Spero che questo libro contribuisca a improntare al rispetto il nostro rapporto con la natura e con l'ambiente! La natura è perfetta, così come lo è tutto il creato: siamo solo noi uomini a fare gli errori"(Sepp Holzer)

Il commesso
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Malamud, Bernard - Buzzi, Giancarlo

Il commesso

minimum fax, 19/11/2013

Abstract: Pubblicato negli Stati Uniti nel 1957, Il commesso è considerato da molti il capolavoro di Bernard Malamud. La storia è quella di Morris Bober, umile commerciante ebreo che nel cuore di Manhattan conduce una vita misera e consumata dagli anni, e di Frank Alpine, un ladruncolo di origini italiane, deciso a riscattarsi e diventare un uomo onesto e degno di stima, aiutando Morris al negozio. Tuttavia il giovane Frank non resisterebbe dietro al bancone, sempre più assediato dalla concorrenza, se non si innamorasse di Helen, la figlia di Morris. La vicenda è straordinariamente intrecciata intorno alle emozioni, ai segreti, al destino di queste tre esistenze. Il ritmo quasi ipnotico della narrazione, la capacità di attenzione al dettaglio, lo stile limpido e ironico regalano al romanzo quell'atmosfera inconfondibile, a metà fra il tragico e il comico, che rende affascinante la narrativa di Malamud.Con una prefazione inedita di Marco Missiroli.

Splendori e miserie del cervello
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Zeki, Semir

Splendori e miserie del cervello

Codice Edizioni, 16/01/2014

Abstract: I guardiani che custodiscono gelosamente il presunto confine tra cultura umanistica e cultura scientifica con ogni probabilità non apprezzeranno questo libro, convinti che le neuroscienze abbiano poco o niente a che spartire con l'arte. Splendori e miserie del cervello è la dimostrazione che hanno torto. Semir Zeki, neurobiologo pioniere degli studi sulla percezione visuale, si trova a suo agio in entrambi questi campi del sapere: è difficile infatti trovare un libro in grado di spaziare con tale maestria e profondità dalla citoarchitettura della corteccia cerebrale alle opere di Richard Wagner, Thomas Mann o Sigmund Freud. L'analisi degli ambiti più propriamente creativi e vitali della natura umana, sostiene Zeki, può offrire inaspettate rivelazioni sui processi mentali che permettono di produrre conoscenza e di formare idee sul mondo. Un cambio di prospettiva inedito che smonterà molti preconcetti scientifici.

L'egoismo è inutile. Elogio della gentilezza
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Saunders, George - Mennella, Cristiana

L'egoismo è inutile. Elogio della gentilezza

minimum fax, 23/04/2014

Abstract: George Saunders è uno degli autori più amati e influenti della scena letteraria americana di oggi. La sua raccolta di racconti Dieci dicembre è stata uno dei casi letterari del 2013, sia negli Stati Uniti, dove ha scalato le classifiche ed è stata finalista al National Book Award, sia in Italia, dove sia La Repubblica che il Corriere della Sera l'hanno inserita fra i migliori libri dell'anno. La rivista Time ha incluso Saunders nella sua lista delle 100 persone più influenti al mondo. Nel dicembre 2013, La Repubblica e minima&moralia, il blog di minimum fax, hanno pubblicato un memorabile discorso di Saunders agli studenti della Syracuse University in cui lo scrittore invita i neolaureati a basare la propria vita sulla gentilezza verso il prossimo invece che sull'ambizione personale. In poche ore il pezzo è stato letto da decine di migliaia di persone (20.000 solo le condivisioni su Facebooke Twitter) e ripreso da altri blog e testate. Per chi non l'avesse ancora letto, perchi vuole conservarlo o regalarlo, minimum fax lo ripubblica ora in questo volumetto, accompagnato da un attualissimo saggio ("L'uomo col megafono") contro la retorica politica urlata e violenta, e da un'intervista inedita all'autore.A cura di Christian Raimo.

Abbondanza. Il futuro è migliore di quanto pensiate
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Diamandis, Peter H. - Kotler, Steven

Abbondanza. Il futuro è migliore di quanto pensiate

Codice Edizioni, 07/05/2014

Abstract: Debito, disoccupazione, disastri naturali, sperequazione sociale, guerre, carestie, risorse naturali prosciugate; tutto sembra annunciare un futuro cupo e apocalittico. Ma forse non è cosi: forse il bicchiere, che ci sembra non solo mezzo vuoto ma anche rotto, in realtà è pieno di possibilità. Non siamo mai stati così bene come in questo momento storico, dicono Peter Diamandis e Steven Kotler, ma molti lo dimenticano: nell'ultimo secolo la durata della vita è raddoppiata, il reddito pro capite triplicato, la mortalità infantile è stata abbattuta. Un mondo tutt'altro che perfetto ma migliore di quanto pensiamo, insomma; e questa tendenza è in piena accelerazione, anche grazie agli innovatori, ai capitali dei tecno-filantropi e a nuove generazioni istruite e connesse. Abbiamo davanti un futuro con grandi opportunità.

Le forme del desiderio. Saggi sul sesso e altri tabù
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Bering, Jesse

Le forme del desiderio. Saggi sul sesso e altri tabù

Codice Edizioni, 07/05/2014

Abstract: Viviamo nell'età della conoscenza, tuttavia ci sono ancora argomenti ritenuti sconvenienti da affrontare, non necessariamente in una conversazione con sconosciuti, ma addirittura in discussioni che tengano conto di argomentazioni scientifiche. Senza girarci troppo attorno, una categoria di questi argomenti tabù riguarda la sfera sessuale della nostra specie, per esempio la forma dei genitali maschili e femminili, o le cosiddette parafilie, ovvero disturbi psicosessuali caratterizzati da fantasie o atti anomali oppure perversi, e l'elenco potrebbe essere molto lungo. A questa autocensura sociale non corrisponde però una mancanza di attenzione da parte dei ricercatori, come mostra Le forme del desiderio, il libro di Jesse Bering.