Perché parlare di poesia per bambini in Biblioteca?

Perché è marzo e si sente aria di primavera. Perché la voce dei poeti ci può guidare in un viaggio tra ritmi, profumi, parole che diventano musica e cantano.

Perché la poesia alimenta la vita. È il mezzo più potente per esplorare le risorse del linguaggio, per costruire personalità creative che sappiano esprimere pensieri liberi.

Ci accompagnano le parole di alcuni poeti italiani contemporanei che hanno scritto e scrivono per i bambini e i ragazzi:

Gianni Rodari, Pinin Carpi, Toti Scialoja, Roberto Piumini, Elio Pecora, Vivian Lamarque, Giuseppe Pontremoli, Bruno Tognolini, Janna Carioli, Chiara Carminati, Nicola Cinquetti, Pietro Formentini, Giusi Quarenghi.


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Voci di poetesse

Per la Giornata Mondiale della Poesia vogliamo dare voce alle autrici che hanno dedicato parole poetiche a bambine e bambini, ragazze e ragazzi: nomi noti e meno noti, parole coraggiose e delicate, spesso accompagnate da illustrazioni magnifiche. Proponiamo un'ampia selezione di novità e libri imperdibili, disponibili in Biblioteca Civica Ragazzi e nelle biblioteche decentrate.

[Illustrazione di Pia Valentinis per: "Il mare in una rima" di Chiara Carminati, Roma : Nuove edizioni romane, 2010]

 

 

Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Data 2014
× Soggetto Diritti del fanciullo - Libri per ragazzi
× Data 2008
Includi: tutti i seguenti filtri
× Data 2010
× Target di lettura Elementari, età 6-10
× Livello Monografie
× Nomi Tognolini, Bruno <1951- >

Trovati 1 documenti.

Rime di rabbia
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Libri Moderni

Tognolini, Bruno <1951- >

Rime di rabbia / Bruno Tognolini ; illustrazioni di Giulia Orecchia ; prefazione di Anna Oliveiro Ferraris

Milano : Salani, 2010

Abstract: Cinquanta invettive per le grandi rabbie dei piccoli, e per le piccole rabbie dei grandi. Poesie furiose, amare, esagerate, dolenti e spassose, che offrono ai bambini arrabbiati parole per dirlo 1. Parole poetiche e belle, perché magari, dicendola bene, la rabbia fiammeggia meglio e sfuma prima. Poesie da leggere per ridere, per piangere, o per consolarsi. E magari da copiare sul diario di un amico che ci ha offeso, su un bigliettino da inviare a un insolente.